Il modello dimensionale delle identità sessuali

Nel modello dimensionale dell’identità sessuale le diverse dimensioni rappresentano i diversi piani funzionali su cui si articola il vissuto dell’individuo in relazione alla sua sessualità, ognuno dei quali può presentare una gamma di espressioni diverse. Ciascuna dimensione risponde ad una diversa domanda riguardo l’esperienza di sé, che esprime un ordine logico differente. Le diverse dimensioni appaiono tra loro indipendenti, tanto che ogni identità sessuale può accostare le più svariate espressioni di ciascuna dimensione, in un caleidoscopio di combinazioni diverse.

Si possono distinguere due ordini di dimensioni. Le prime sono dette “nucleari“, risultano già definite in una fase precoce dello sviluppo e costituiscono la base dell’esplorazione identitaria successiva. Esse hanno una componente somatica o fisiologica importante, appaiono stabili nel tempo, e sono soggette ad esplorazione e scoperta più che a trasformazione. Le seconde sono quelle per così dire “distali“, che riflettono la relazione dell’individuo con il suo orizzonte culturale e il suo collocarsi nel mondo a partire dalle sue esperienze e dagli strumenti simbolici a sua disposizione.

Ogni dimensione prevede una moltitudine di espressioni diverse. Le categorie usate per distinguere gli individui sulla base delle differenti espressioni di ogni dimensione sono limitate e tengono conto solo di ciò che è conosciuto, riconosciuto e rappresentato. Lo scopo stesso della ricerca scientifica ne prevede l’ampliamento, la sostituzione, la ridefinizione continua.

Le dimensioni distali dell’identità sessuale

Sono il ruolo di genere interiorizzato, l’espressione di genere, l’identità sociale di genere e l’identità di orientamento sessuale.

Ruolo di genere interiorizzato (cosa intendo per “maschile” e “femminile” e come mi relaziono a tale idea?)

Rappresenta la concezione del maschile e del femminile che l’individuo ha interiorizzato dalla cultura in cui vive, nonché il modo in cui utilizza tale concezione per pensare se stesso, le proprie possibilità e il proprio valore. In altre parole, in che modo il genere definisce i diversi ruoli riservati a maschi e femmine. Questo non può prescindere dal fatto che i ruoli di genere che gli individui interiorizzano abbracciano trasversalmente tutti i ruoli sociali, come quelli genitoriali, relazionali e professionali.

A questo livello gli individui possono essere definiti come genere-schematici, qualora il maschile e il femminile siano rigidamente concepiti come categorie separate in cui l’individuo deve collocarsi aderendo strettamente ad un prototipo prestabilito, e genere-binari, quando tale schema sia rigidamente dicotomico e complementare. Viceversa si definiranno genere-non binari gli individui genere-schematici, ma per i quali lo schema di riferimento sia aperto a categorie intermedie (per es. Two-spirit people), ma anche le persone gender-fluid, per le quali le caratteristiche di ciascuno possono collocarsi in modo vario su un continuum di genere, componendo un caleidoscopio che sfida una categorizzazione normativa improntata ai prototipi maschile e/o femminile.

Espressione di genere (quanto è tipizzato il mio comportamento, in senso maschile e/o femminile?)

Questo livello dell’identità sessuale parla del modo in cui i comportamenti dell’individuo riflettono il ruolo di genere sociale, cioè la rappresentazione sociale e culturale condivisa del maschile e del femminile. Va rimarcato che, seppure si possa ipotizzare una correlazione tra il ruolo di genere interiorizzato e l’espressione di genere, questi riflettono due piani distinti della relazione dell’individuo con i ruoli di genere sociali: mentre l’espressione di genere riguarda i comportamenti per come sono percepiti dagli altri, il ruolo di genere interiorizzato riguarda la costruzione dei significati da parte dell’individuo. Le categorie con cui ci si riferisce alla varianza di questo livello dell’identità sessuale sono quelle dell’androginia, della maschilità, della femminilità, oltre che, in tono vagamente denigratorio, dell’effeminatezza per gli uomini e della mascolinità per le donne.

Identità di genere sociale (quale definizione dò del il mio genere e con quali implicazioni nelle interazioni sociali?)

Questo livello riflette una dimensione più distale dell’identità di genere, emergente dall’interazione tra il sentimento di sé (identità di genere nucleare), la definizione scelta del proprio genere e le interazioni contestuali in cui l’individuo è inserito. Essa riflette, dunque, da un lato, la tensione tra i significati emergenti nel contesto interattivo e culturale in merito al genere dell’individuo e, dall’altro, le sue scelte di definizione di sé, di presentazione di sé, di relazione con gli altri appartenenti o non allo stesso gruppo.  L’identità di genere sociale è rilevante nel coinvolgimento politico delle persone, a partire dalla propria identità sessuale e può avere un impatto su molte altre dimensioni dell’identità sessuale, come il ruolo di genere interiorizzato, l’espressione di genere e l’identità di orientamento sessuale. Pur essendo fortemente legata all’identità di genere nucleare, si distingue da essa, perché mentre la prima riflette soprattutto un sentimento psico-corporeo, l’identità sociale riguarda maggiormente le definizioni usate per comunicarlo, a partire dal panorama simbolico e culturale a disposizione, nonché dalle dinamiche di interazione intergruppi in atto. Accanto alle categorie identitarie tradizionali uomini e donne, sempre di più emergono identità di genere non-binarie, come inter-sex, transgender o gender fluid.

Identità di orientamento sessuale (quale definizione do del il mio orientamento sessuale e con quali implicazioni nelle interazioni sociali?)

Analogamente al livello dell’identità sociale di genere, l’identità di orientamento sessuale riflette la relazione costante dell’individuo con le proprie attrazioni, a partire dal sistema di significati cui ha accesso, i suoi valori e le interazioni sociali in cui è inserito. L’identità di orientamento sessuale si traduce, dunque, in una definizione di sé a partire dall’idea che l’individuo ha del proprio orientamento sessuale, dal giudizio che ne dà e dalla sua disponibilità a riconoscerlo e svelarlo a sé e agli altri. Tutte le ricerche sull’orientamento sessuale che si appoggiano ad un’autodefinizione, senza indagare le fantasie, i desideri e il grado di eccitazione dell’individuo di fronte a determinati stimoli, riportano dati riferiti a questo livello e non direttamente all’orientamento sessuale. Il concetto di fluidità sessuale, che riflette la capacità di cambiamento nella vita dell’individuo della sua definizione del proprio orientamento sessuale, nonché del suo modo di vivere le sue relazioni sessuali ed affettive, si riferisce a questa dimensione dell’identità sessuale. Contrariamente all’orientamento sessuale è soggetta ad una evoluzione costante, legata agli apprendimenti su di sé e al cambiamento dei contesti e delle relazioni.

di Federico Ferrari

[Vai alla prima parte]

[Vai alla seconda parte]

Spread the word. Share this post!

1 comment

  1. Pingback: Le identità sessuali – Part 2 (di Federico Ferrari) – SIPSIS-Società Italiana di Psicoterapia per lo Studio delle Identità Sessuali

Leave Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.